…per tutto il volo di ritorno verso casa mi sono sentita isolata, come dentro ad una bolla o a una realtà diversa da quella in cui mi trovato. Nonostante sapessi che la colpa fosse dell’altissima quota del volo…mi piace pensare che non fossi ancora pronta a lasciarmi tutto alle spalle…quei 15 giorni nella terra meravigliosa che mi ha accolto come ne facessi parte da una vita intera. La mia realtà parallela che fatico ancora a lasciar andare. Le chiacchiere,gli accenti mescolati, il rumore alto delle note e il graffiato della tua voce , le risate, le urla …tutto avevano lasciato il posto al rombo monotono dell’aereo. Ed ero sola, sola con i miei pensieri.
Allora c’è una sola cosa che avrei voluto e che vorrei ora. E non è ne tornare indietro ne rivivere il tutto, perché quel che è stato è stato e non si può guardare indietro ma solo avanti …al futuro e alle prossime avventure. Però c’è una cosa che desidererei tanto…ed è trovarsi in un solo posto, con tutti i miei compagni d’avventura e te Marco…per poterti raccontare, stravolgerti di parole e sensazioni che ci hanno accompagnato in due settimane incredibili. Non so bene come potrei iniziare…ma forse andrei così di corsa da inciampare nelle mie stesse parole come sempre, tu poi rideresti e ci diresti che già sai tanto del nostro mondo…ma che ti piacerebbe scoprirne i particolari. Allora forse ti racconterei i dettagli… quelli che fanno davvero la differenza.

Ti racconterei la felicità nell’atterrare dopo un’anno e più a Cagliari, sapendo di essere attesi da tanto…e tu sai com’è bello sentirsi attesi, vero? Ti direi dei sorrisi, degli abbracci, dei salti di gioia…delle mille parole in un minuto, degli occhi lucidi pieni di contentezza. Lo stesso che devono aver provato anche quei due fans spagnoli, li hai conosciuti vero? Erano sorpresi di vederci li ad elmas per loro! Che bella sorpresa! Dovevi vederli…tutti si aspettavano arrivassi tu e invece… loro! Ti direi anche però delle lacrime e della tristezza nel giorno della partenza…perché tu lo sai bene. Tu che ti sposti in continuazione sai che gli addii o gli arrivederci fanno parte di noi. Ti direi di quell’ultima canzone “sempre” a Silanus, dopo un concerto andato non come speravamo tutti, sai perché… e ti racconterei del pianto liberatorio mio e delle persone che ho imparato ad amare grazie a te…di quell’abbraccio infinito che non calmava le lacrime, anzi. E ti vedevo uscire dal palco soddisfatto comunque di te e di Noi… e ti ho salutato con gli occhi, in attesa di rivederti.

Vorrei dirti di tutte le avventure nella “nostra casa”. Mai in nessun posto mi sono sentita a casa mia come li. Come quando ti sposti di regione in regione e per qualche particolare proprio quella città o paese ti ricorda la tua sardegna ed è come se non ti fossi mai allontanato… è come fossi arrivata dopo tanto tempo nella mia realtà, come fossi nata li e vissuta da sempre, come se conoscessi quelle persone da una vita…come se ci amassimo in modo così naturale da sempre. Un po’ come noi, Marco… noi non abbiamo bisogno di spiegazioni o motivi…ci siamo scelti naturalmente e ci siamo amati e sostenuti da sempre, come fosse la cosa più semplice e bella al mondo, come respirare e sognare. Dovevi esserci mentre giravamo la città scattando foto e ridendo tra la gente o al mare mentre inventavamo strani modi per nuotare o ancora sul pullman per il giro turistico di Cagliari al tramonto, cantando te…senza timore. Vorrei dirti dei quintali di gelato mangiati in due settimane! E della pizza, si anche di quella!

Quanto vorrei raccontarti delle risate, del divertimento nei nostri viaggi in pullman, kilometri e kilomentri…che conosci bene anche tu. Delle canzoni urlate a squarciagola, dello spagnolo improvvisato ma ben riuscito, delle corse per la prima fila, delle ore di attesa sotto il sole o al freddo di Lodè, delle nuove amicizie, delle nuove conoscenze, del ritrovare facce note e già viste, delle miriadi di foto scattate, dell’ansia prima che tu salga sul palco. Vorrei dirti di Gesturi, ma forse già lo sai…del cantare e urlare, divertendosi con la tua famiglia e i tuoi amici…a volte stravolti dal nostro entusiasmo ma divertiti dalla nostra felicità e dai nostri visi! Quando guardo loro capisco molto di te… e della meraviglia che sei. Ti direi anche della gola in fiamme alla fine di ogni concerto, delle posizioni scomode per cercare di prendere sonno in pullman e dei pensieri che costantemente riportavano al concerto appena visto…a Te, alla tua voce strabiliante e intensa, tanto da far male a volte, dei tuoi gesti, dei tuoi sorrisi e della tua innata capacità di farmi stare bene e non farmi pensare.


E come spiegarti poi quello che accade quando tu arrivi finalmente e compari davanti a noi? Come dirti la nostra felicità ? la nostra gioia ? come spiegarti che le nostre urla sono per farti sentire che ci siamo! Le nostre voci unite alla tua sempre più sorprendente ? è impossibile spiegarlo a parole…ma forse è proprio quello il bello del nostro rapporto…a volte tutto si perde negli sguardi, nelle tue parole mai banali e sempre profonde, nel tuo sorriso che ti regaliamo di riflesso, nella tua voce, nelle sue sfumature, nella tua e sua intensità, tanto immensa da farci perdere il controllo, da farci ridere e scatenare come pazzi, da farci piangere o farci sentire una stretta fino giù allo stomaco. Come dirti la tua capacità di entrare in noi? E stravolgerci ?


Non so se tu ne te renda conto…ma un giorno vorrei davvero trovare le parole giuste per dirti e spiegarti cosa sei per noi…come noi spero siamo per te. Nell’attesa di trovare o inventare queste nuove parole non possiamo fare altro che viverci, nei live, nei discorsi tutti nostri, nei gesti che solo noi che ti apparteniamo possiamo capire…perdendoci in te Nostro Artista….

Grazie per essere entrato nella mia vita…e con te a tutti coloro che ne fanno parte Grazie a Te.
I nomi non servono perchè già sapete...
ogni persona mi ha lasciato qualcosa di se'...per questo ne sono Felice...
Silvia_BelladeCasa
Per le foto Grazie a Tolu's Photos :D e Rokyblade