Sempre...tu sei qui - Ostia Teatro Romano

Non parlerò al passato, non mi piace raccontare pensando che sia già tutto lontano. Ostia è si, già un ricordo, ma voglio raccontarlo al presente…come se fosse ancora tutto qui…perché è così che lo sento quel concerto, quella dimensione tra realtà e sogno che mi circonda ancora…come fossi li. Di nuovo.

Volete sapere cos’è stato Ostia? O meglio cos’è?

Ostia è… arrivare carichi di adrenalina e agitazione, li davanti ai cancelli degli scavi romani, dopo un’intera mattina passata tra treni, metro, autobus e lunghe camminate in quella parte di Roma dove il tempo sembra rimasto quello che era molti anni fa. Immobile , tranquillo e silenzioso.

Ostia è… incontrare o ritrovare facce note o meno note. È stringersi in un abbraccio senza fine, tra risate, impressioni, piccoli timori e felicità già improvvisa. È dare un volto ai tanti nick sul Forum, è sentirsi dire “ io ti ho gi visto “ oppure “ ma sei davvero tu !”. è sentire che c’è anche qualcuno che manca.

Ostia è… mille foto scattate nell’attesa. È sole e ombra, è la fila interminabile. È quel brivido e quelle urla che non riescono a resistere quando proprio LUI ti passa accanto guidando per raggiungere il teatro e fare le prove. È la scarica di felicità nel ritrovarsi quasi senza voce..per averla usata un po’ troppo di già..

Ostia è… i tanti aerei che volano bassi, bassissimi con un rumore forte. È la notte che cala dolcemente con l’aumentare delle persone, è la voglia di correre…di far passare il tempo più veloce possibile, è passare da quel cancello ed entrare finalmente.

Ostia è… rimanere senza fiato, correre a più non posso mentre ti volti indietro per non rischiare di perdere nessuno dei tuoi. È arrivare al teatro già stremati e accorgersi che è tutto li ancora per te, semi vuoto. È prendere il posto più vicino al palco.. è sedersi e guardare la meraviglia di anni di storia.

Ostia è…attendere che quelle luci vengano spente…che il cuore muova ancora una volta. È esplodere di gioia e salti, di urla infinite per Marco, che coprono il rumore degli aerei.

Ostia è…è la quello spicchio di luna. È le lacrime, gli occhi lucidi, le emozioni uniche che la sua voce riesci a farti provare. È sorprenderti ogni volta per una variazione incredibile, un acuto inaspettato, un interpretazione mai sentita…mentre abbracci le persone a cui vuoi bene accanto a te o incroci lo sguardo di quelle vicine. Magari mai viste prima ma con la tua stessa luce negli occhi.

Ostia è… Marco. Il suo sorriso, il suo talento, la sua ironia sottile, la sua simpatia disarmante e senza controllo. È la sua sincerità . il suo stare sul palco… la sua emozione.

Ostia è… quella canzone che non ti aspettavi. È la bontà infinita di Marco…è il condividere una storia simile con un amico, è sentire un applauso forte comunque.

Ostia è… quell’ultima canzone. Quella che porta via tutto in un baleno.

Ostia è far fatica ad uscire da quel teatro che sembra conservare tutto..è tornare indietro lentamente rivivendo insieme ogni singolo particolare di quel concerto. è tornare a casa e non riuscire a dormire. È stare fino alle 3 raccontando ancora, condividendo l’amore per Marco con chi riesce a capirti davvero.

E’già un ricordo. Ma non svanirà…rimarrà con me per sempre.

Attendo già la prossima Ostia che verrà…

Grazie

Silvia_BellaDeCasa