1 Maggio 2018. 22.29, Sassari
Ho deciso che inserirò giorno,
ora e luogo in tutti i resoconti che farò da ora in poi. Così, per ricordarmi
sempre dove fossi e cosa stessi facendo nel momento in cui cercavo le parole
per descrivere un’emozione. Per raccontare un pezzo di cuore. Forse un po’
anche per tracciare il percorso della mia vita, mentre seguo Marco.
Oggi sono a casa, ma non sono
esattamente sicura di trovare le parole da usare. Sono passate meno di 24 ore
da quando il concerto è finito e ancora stento un po’ a credere a quello che ho
vissuto. Dove il tempo non esiste
suona in sottofondo quindi sono comunque un po’ più emozionata del normale.
Ricorderò Galtellì per sempre.
Probabilmente, se vado a rileggere i miei resoconti passati, ritrovo questa
frase in molti altri di loro. Ma ecco, questo è un po’ l’effetto che fa Marco. Però
credo davvero che Galtellì resterà impressa nel cuore come lo sono poche altre
cose. E non so se sia per l’emozione di tornare a casa (sia io che Marco, in
fin dei conti), per la lunga attesa, perché questo concerto in Sardegna lo
desideravo da un tempo infinitamente lungo. Ma credo sia, più che altro, perché
Marco è stato assolutamente immenso.
Lo ricorderò come il regalo di
compleanno (in anticipo) più bello che i miei genitori potessero farmi (Milano
ti amo, ma quando Marco canta in Sardegna non vorrei essere in nessun altro
posto).
Lo ricorderò come l’attesa più
serena mai fatta, grazie alle persone con cui l’ho condivisa.
Lo ricorderò come le risate più
rumorose del mondo.
Lo ricorderò come l’abbronzatura
più improbabile di sempre.
Lo ricorderò per gli abbracci.
Per i sorrisi enormi. Per gli occhi pieni di gioia.
Lo ricorderò come il giorno in
cui, dopo tempo, ci siamo ritrovati tutti (o quasi) noi insieme, di nuovo, a
casa. Dove casa non è un luogo ma qualsiasi posto in cui ci sia un palco, una
transenna e Marco.
E così, anche questa volta, Marco
si riconferma la mia casa preferita. Il mio punto felice.
Una canzone dice “home is wherever I’m with you” e
onestamente non credo esista frase migliore per poter descrivere come mi sento
oggi.
@ Marta Porru Photographer |
So che anche oggi il massimo che posso fare è dire grazie, e so che anche oggi non basterà. Non basterà semplicemente perché il modo in cui mi fa sentire seguire Marco in tour meriterebbe molte più parole, molte più cose che forse neanche esistono. Parole che forse non sono neanche inventate, ma che se esistessero sarebbero senza dubbio state inventate per Marco.
È quella sensazione di pienezza e
completezza con cui ti svegli la mattina di un concerto. Quell’ansietta che ti
porti dentro tutto il giorno. Quell’impazienza che accentua ogni sensazione ed
emozione all’ennesima potenza. Semplicemente quella felicità che vorresti non
ti abbandonasse mai.
Ieri è stato speciale. Lo è stato
in ogni modo possibile. Lo è stato nell’intensità delle prove e del sorriso di
Marco. Lo è stato nella perfezione che ho trovato nella sua voce.
Lo è stato semplicemente
nell’essere di nuovo a casa, con lui.
E se pensavo che la data 0 a
Policoro sarebbe stata difficile da battere, ora penso di poter dire con
certezza che Galtellì rimarrà indimenticabile.
C’è sempre una strana familiarità
e complicità diversa, quando siamo a casa. Quella cosa che poi ti spinge a non
fermarti neanche con la pioggia. Quella cosa che ti spinge ad intonare una cosa
a caso (Il triangolo no dovrebbe far
parte della scaletta, io ve lo dico) e a cantarla da dietro il palco mentre
aspetti che la pioggia si plachi. Quella cosa che ti spinge a concludere il
concerto con 2 canzoni fuori scaletta e solo chitarra e voce, pur di fare
quelle ultime 2 canzoni chieste da noi, pur di non lasciarci andar via con
l’amaro in bocca.
Galtellì lo ricorderò sempre come
uno dei concerti più belli, nonostante sia finito prima del previsto e non
abbia potuto ascoltare alcune delle mie canzoni preferite.
Galtellì lo ricorderò sempre come
la tua voce dietro il palco che “per me possono andar via tutti ma se i miei
fan sono ancora qui io continuo. CSNF, chi se ne frega. Io ho il mio
worldpaper”.
Galtellì lo ricorderò sempre come
“a Sanremo sarei anche potuto arrivare ultimo, ma sempre con la consapevolezza
di avere qualcosa che nessun altro ha: voi”.
Marta Porru Photographer |
Lo ricorderò per gli occhi pieni
di gioia, tuoi e nostri. Per i sorrisi a mille denti, per i salti e le braccia
al cielo.
Lo ricorderò perché non riesco a
pensare ad una sola cosa vissuta con te che possa essere dimenticata.
Lo ricorderò per Marta e Daniela
accanto a me, ancora. E come sempre.
Lo ricorderò per Martina in
Germania, ma sempre con noi col cuore.
Lo ricorderò anche per la strada
verso casa con Marta che si schiaffeggiava per non addormentarsi e io che
parlavo nel sonno, comunque nel tentativo e con la convinzione di essere
sveglia.
E se Galtellì sembra ancora qui,
noi già pensiamo a domani. Perché insomma, sarà pur sempre il mio compleanno e
sta gioia me la vorrà dare l’universo? (in realtà sto spaccando le palle a
tutti, con la mia ansia, da ieri notte però questo non lo diciamo a nessuno).
Indipendentemente da domani,
indipendentemente da qualsiasi altra data, sarò per sempre grata per ieri. Sarò
per sempre grata per la fortuna di poter vantare nella mia vita una cosa tanto
grande come quella che vivo grazie a te.
Sarò per sempre grata per le
persone che la vivono con me. Sarò, per sempre, grata per te.
Grazie per aver aggiunto alla mia
vita un tassello fondamentale che, se non avessi avuto te, so che mi sarebbe
sempre mancato. Grazie per avermi regalato un mondo intero, che oggi sento di
conoscere più di ieri ma comunque meno di domani.
Grazie, perché qualunque
direzione prenda la mia vita, so che avrò sempre te e questa consapevolezza è
insostituibile e impagabile. E mi rende felice come poche cose al mondo.
Grazie.
Per essere sempre il mio gancio in mezzo al cielo, la fine del viaggio, la forza mia.
Per essere sempre dalla stessa parte.
Per essere sempre, semplicemente, casa.
Grazie per valerne sempre la pena, anche con la pioggia.
Anche col mondo contro.
A domani. Che forse non sarà esattamente domani, ma sarà
comunque alla prossima.
Sempre e per sempre,
Giulia.
5 commenti:
È un resoconto blissimo e carico di poesia per il nostro immenso Marco Carta!
Sono contenta che vi siate divertite speriamo .metta altre date abruzzo pescara piazza sarebbe bello
Nel leggerti e’ come se fossi stata a quel Concerto con te , con voi ,emozione a mille , e con la speranza di poter essere sotto quel palco al più presto , grazie , grazie , non so esattamente cosa si prova ad essere di fronte a Marco Carta , ma so che quello che sa trasmettere e ‘ INDESCRIVIBILE, Pura magia !
Bellissimo quello che hai scritto ..mi sono emozionata..grazie <3
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