E' sempre la stessa, maledetta, strana, indescrivibile sensazione. Che non si può spiegare, che ti entra dentro e ti dilania, che scava percorsi tortuosi per arrivare lì, dove deve arrivare.
Stavolta provo a spiegarla, a dargli un nome, un'identità.
Stavolta non è facile scalfirmi, è come dice Marco, ci sono periodi nella vita che scorrono, e quando ti guardi indietro ti chiedi "Dove sono stato in questi mesi? Cosa ho fatto?"...
Non lo so dove sono stata in questi mesi, so dove sono ora...davanti a te.
E tutto torna nella sua dimensione, li dove deve essere, la dimensione della tua gioia.
Perchè in quelle due ore io non percepisco altro che gioia. Pura e palpabile, che ti attornia, che si sprigiona da te.
E vorrei essere la tua felicità, per cibarmi di essa, per permeare il mio animo di lei.
Pura e potente, forte come te, come il carisma che mi cattura.
E in quelle due ore provo solo piacere, solo orgoglio, sento le endorfine espandersi nel mio animo e riportarmi alla vita.
La vita che catturi, che respiri, che doni.
"Abbracciamoci, vogliamoci bene, baciamoci, perchè la vita è una sola e dobbiamo viverla appieno".
Mi riporti alla realtà, con poche parole mi insegni quello che già so, ma che forse ho dimenticato, anche non volendo.
Ritorno ad imparare da te, da me stessa, dai miei errori, da quelle strade sbagliate che a volte si prendono perchè in quel momento non si ha altra scelta.
Poi tutto finisce, e tu non vorresti lasciarci. Lo leggo nei tuoi occhi, nei tuoi gesti
Ci mandi baci, tanti, lo so che vorresti che ognuno di questi arrivasse a destinazione.
Allarghi le braccia per contenerci tutti, ci gridi il tuo amore.
Poi svanisci.
Ma non svanisce l'essenza di te, che rimane sospesa in noi, attorno a noi, nei nostri occhi, sulle nostre labbra.
Non è facile capire, ancora meno spiegare.
Neanche questa volta ci sono riuscita.
Sono stata capace di fare una sola cosa, l'unica possibile: VIVERTI.
LORI 71
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