Cagliari, 31 maggio 2014.
Sono tante le date che da ormai 6 anni si sono fatte un posto nei nostri cuori. Questa è sicuramente da aggiungere alla lista.
Col tempo impari che non conta tanto quanto, ma come e con chi.
E questa volta mi sono convinta che 6/7 minuti possono essere più che necessari per rinascere. Per ritrovare la pace che ogni tanto nella vita di tutti i giorni viene a mancare. Per ricordarci cosa amiamo della vita. Per ricordarci quanto siamo fortunati a far parte di un mondo che troppo spesso si fa notare per le cose negative; invece a volte dovremmo ricordare che oltre all'egoismo e alla cattiveria che talvolta prendono il sopravvento, c'è anche tanta, tanta bontà e compassione da rendere il mondo un posto ancora meraviglioso.
E se poi in tutto questo aggiungiamo la musica, allora questo mondo diventa il paradiso.
5 ore e passa di musica, una musica che sta cercando di sopperire agli errori delle istituzioni. Una musica che sta cercando di ridare dignità ad una terra abbattuta, ma non ancora distrutta.
E vedere il nome del nostro Marco in questa occasione, in mezzo ad alcuni dei nomi più importanti della musica italiana, rende chiaro e ovvio ciò che noi sappiamo già da tanto tempo: Marco di questi nomi ne fa parte, ne è una componente..e per noi, la componente più importante.
Tra le fila degli artisti che si sono resi disponibili per una causa così importante, tra coloro che ieri si sono esibiti, io giuro che ricordo solo Marco. Marco e la sua voce che dopo mesi di "assenza" è tornata a farsi sentire nel modo più bello, nobile e dolce che potessimo aspettarci. Marco che conserva ancora la sua umiltà e la sua semplicità, ma poi canta e tutto il resto del mondo si ferma. Tutto il resto del mondo non esiste più. Tu non ci fai più caso, perchè lui è lì e il tuo mondo ti sembra completo.
Oggi, come ogni giorno degli ultimi 6 anni, mi sento orgogliosa di far parte di questo pezzo di mondo.
Oggi, come ogni giorno negli ultimi 6 anni, mi sento felice per aver avuto la fortuna (perchè di fortuna si tratta) di crescere insieme ad un Artista che mi ha cambiato la vita. Che ha cambiato il mio modo di vedere le cose, e il mio mondo.
E' una notte lunga quella del 31 maggio, e noi siamo contenti di farne parte. Noi siamo contenti che qualcuno ogni tanto si ricordi che la Sardegna non è solo la Terra delle vacanze, la Sardegna è una Terra. E' LA Terra.
E oggi credo che la Sardegna sia come Marco: talmente forte da riuscire a sopportare ogni guerra e ogni battaglia, e tanto orgogliosa e fiera da potersi rialzare sempre e comunque, nonostante tutto. Nonostante la vita, che troppo spesso mette in difficoltà. Nonostante la cattiveria, che troppo spesso ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote. E lui invece è ancora lì, pronto a salire sul palco e fare ciò che gli riesce meglio: sorridere alla vita e cantare, cantare con tutta la voce che possiede per cercare di rendere questo mondo un posto migliore, per cercare di ricostruire una terra che è abbattuta ma non distrutta, per cercare di dimostrare ancora che lui non è nè abbattuto nè distrutto: lui c'è e canta, e canta bene, e canta col cuore, con lo stomaco e con le viscere. E grida che questa vita la vuole conquistare davvero. Che non sono solo parole scritte su una melodia meravigliosa, sono verità.
E a tutti quelli che credono che questo sia un ritorno io dico: Marco non se n'è mai andato. Se ci si soffermasse meno sulla superficie e un po' di più sulla profondità, ci si renderebbe conto di quanto le cose siano diverse da come si vedono a primo impatto.
Marco non se n'è mai andato, e ieri lo ha dimostrato.
Sono bastati 7 minuti, due canzoni, due apparizioni sul palco, per dimostrare che Marco c'è. I suoi (capo)lavori ci sono. C'è 'Necessità Lunatica' e c'è 'Mi hai guardato per caso', ma soprattutto..c'è una voce che diventa più bella ogni giorno che passa. C'è la voglia di continuare, la voglia di conquistare il mondo intero.
Io personalmente ringrazio Paolo Fresu, per aver ideato tutto questo e aver mostrato una piccola parte di quello che è la nostra grande Terra.
Ringrazio tutti gli Artisti che ieri si sono esibiti e hanno detto "Io ci sono".
Ringrazio la mia Terra, per aver messo al mondo tanta di quella buona musica da compensare anche lo schifo che troppo spesso siamo costretti a sopportare.
Ma soprattutto, ringrazio la mia Terra per aver messo al mondo una persona, un ragazzo, un uomo, un Artista con una gran voce, un gran talento, una gran determinazione e un cuore ancora più grande, così grande da poter riempire il mondo.
Non importa quanto, ma come e con chi.
E 7 minuti con Marco Carta sono abbastanza per ripagarti di tutte le difficoltà di una vita intera.
Felicità. Questo è l'unico stato d'animo che mi rappresenta oggi.
"La felicità sono attimi"
Giulia.
Marco Carta a Sardegna Chi_ama Necessità lunatica di patri63cartangel
Fonte Foto: www.rosapress.it