MARCO CARTA ... "E PENSO A TE"

Tutto sta scorrendo; come al solito. Piacere nell'ascoltarti, la tua voce è sempre qualcosa di insolito, sorprendente e rinnovabile, da rimanere stupiti. Sembra tutto come tutte le altre volte, ormai penso che nulla mi possa stupire. Invece partono quelle note:nuove, dolci e accattivanti. Non riconosco subito il motivo, solo quando la tua voce attacca, allora trattengo il fiato. Tutti cantano con te, io non posso far altro che ascoltare l'infinita e struggente dolcezza che percepisco, che mi invade l'anima, che si insinua lentamente sotto pelle, strisciando nelle vene come piccole formiche che mi camminano attraverso l'epidermide. E' un lento crescendo, la musica pian piano assume toni carichi di potenza e forza espressiva. E la tua voce cresce di volume, si colora di passione, di intense sfumature di desidero, e lo sento, sento quanto tu pensi a lei: anche il tuo corpo accompagna questa tuo tormento che non è tristezza, non è dolore, è struggimento talmente intenso che lascia senza fiato. L'apice arriva nella parte finale; prima sussurrata, soffiata, quasi a volerci sfiorare le guance con una carezza, e farci sentire quanto sei li per noi. Esplode la musica; "sono al buio e penso a te, chiudo gli occhi e penso a te, io non dormo e penso a te.." Da li in poi non si può spiegare quello che si prova, solo viverlo, viverlo talmente intenstamente che non sei più su quel palco a cantarcela ma sei dentro di noi, nel nostro cervello, nei nostri cuori che pulsano con veemenza, sei sangue che scorre nelle vene, aria che riempie i polmoni. E alla fine di tutto non possiamo fare altro che urlare quanto sei bravo, spellarci le mani rivendicando il nostro appartenerci. Vorremmo farti sentire quanto ti siamo grati, quanto siamo orgogliosi di esserci per te, fieri di non essere passati oltre ma di aver atteso con pazienza la tua crescita. Ora che sei un bruco che ha spiegato le ali e si è trasformato in una bellissima farfalla non aspettiamo altro che il tuo volo colorato, che saprà stupirci, incantarci, conquistarci ancora, ancora, ancora.....

Di: Luisa Messina

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