DAL DIARIO DI UNA CARTINA

MARCO: IL NOSTRO ORGOGLIO

Quando iniziò Amici, l'anno scorso la mia simpatia andò subito a un ragazzo piccolino, timido con un sorriso dolcissimo e disarmante,una voce fuori dal comune e soprattutto sardo, il suo nome è MARCO CARTA.
All'inizio non capivo come mai dentro di me, puntata dopo puntata questa simpatia crescesse sempre di più e attribuivo tutto ciò al semplice fatto che Marco fosse sardo come me e che mi piacesse da morire la sua voce graffiata, considerando che il mio cantante preferito, fino a quel momento, era solo Ligabue che in quanto a timbro ne sa qualcosa.
Col passare del tempo però sentivo che c'era qualcosa di più, dopo tutto non era l'unico sardo della scuola, c'era anche Simonetta, ma non suscitava in me lo stesso effetto quasi "devastante" che mi suscitava Marco.
Non mi sarei mai aspettata di piangere di commozione e di gioia o di ridere di gusto davanti alla tv, c'era qualcosa che non tornava e dovevo scoprire cosa.
Non ero e non sono innamorata di Marco, avevo (e per fortuna ho ancora) un uomo meraviglioso al mio fianco; era un'attrazione che andava oltre l'aspetto fisico, la simpatia, anche oltre le emozioni da brivido che mi fa provare quando canta.
Le domande che iniziarono a tormentarmi furono: "ma perchè lui?" - "cos'ha di così speciale?" - "ma è solo il fatto che sia nato e cresciuto in Sardegna che mi fa stare incollata alla tv?".
Queste domande si fecero più insistenti dopo la vittoria di Amici e dopo il successo del suoo primo album, poi tutto mi fu più chiaro.
Le risposte le trovai durante il concerto all'anfiteatro di Cagliari, gremito di gente di ogni età, che lo acclamava a gran voce.
Accanto a me c'erano due vecchietti, marito e moglie di 70-75 anni, piazzati lì dal pomeriggio per vedere Marco; e fu la frase pronunciata da quella vecchietta che mi diede le risposte che cercavo, mi disse: Marco è il nostro orgoglio.
Detta cosi è una frase che tutti abbiamo sentito 10, 100, 1000 volte, ma assunse per me, un significato ben preciso; dire "è il nostro orgoglio" non significa solo che siamo orgogliosi di lui, è qualcosa di più.
Marco è l'ORGOGLIO SARDO FATTO PERSONA, quell'orgoglio che tutti i sardi hanno perchè nasce con loro, cresce con loro, vive con loro, muore con loro, è un qualcosa di insito che ti porti dentro per sempre,è un peso grande che ti fa star male all'inizio, ma che non puoi strappar via perchè è come un albero secolare che ha piantato le sue radici nel tuo essere più profondo.
Cosi, da buon sardo, impari a sopportarlo, poi a conviverci, poi a rispettarlo e anche ad amarlo fino a farne il tuo punto di forza, perchè sai che ti aiuterà a sopportare le avversità che potranno piegarti come canne al vento, ma non riusciranno a spezzarti.
Ecco spiegato il mistero di questo piccolo grande sardo!!! In lui i sardi vedono quello che hanno dentro ognuno di loro, lo riconoscono e lo amano. Chi sardo non lo è non potrà capire fino in fondo questo discorso, ma ha capito che c'è qualcosa di diverso in questo ragazzo amato da grandi e piccini, c'è qualcosa di più nel suo sguardo, nei suoi modi, nella sua forza e nella sua capacità di rialzarsi sempre.
Voglio solo dire a Marco GRAZIE, GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO PER NOI E CONTINUA A REGALARCI ANCORA TANTE E TANTE EMOZIONI.

MILE