sabato 17 gennaio 2009

IL BELLO DI "CARTA"



Si reputa un ragazzo fortunato «ma con merito», che sogna un mondo felice liberato dalla schiavitù del denaro e della politica. Marco Carta, vincitore dell’edizione 2008 di “Amici” di Maria De Filippi, ora vola all’Ariston. «Con una canzone» racconta «che arriva diretta al cuore, immediata sia per la musica che per le parole». Il ritmo? «Molto pop, come piace a me: vedremo se è vincente».

Il brano si intitola “La forza mia” ed è firmato da Paolo Romano Carta che, attenzione, non è un parente: «Solo un caso di omonimia. È il compagno di Laura Pausini, oltre che il mio produttore». Il ventiquattrenne di Cagliari canterà un amore che lega le persone e lo farà nelle serate dei “big”: all’Ariston entrerà dalla porta principale e senza ansie particolari: «Sono prontissimo. È un progetto al quale lavoro da vent’anni, ovvero da bambino: continuavo a ripetermi che volevo andare a Sanremo e ora ci andrò davvero. È un Sanremo strano e variopinto: si va da Patty Pravo, che credo sia la più grande, a Leali e alla Zanicchi. Poi ci sono Nicky Nicolai e Stefano Di Battista e i Gemelli Diversi, che ormai non sono più dei ragazzini. Poi io, il novellino. Credo di meritarmi un posto tra i big. Bonolis poteva includermi tra i giovani, ma è stato giusto e leale. Arrivo con un tour da 180mila spettatori cui vanno aggiunti i 70mila di Capodanno a Cagliari». È tenace, Marco Carta. Segnato dalla vita, che gli ha portato via il padre quando aveva otto anni e la madre a dieci, è cresciuto con i nonni materni e il fratello coltivando con determinazione il suo sogno. Il primo concerto che ha visto è stato quello dei Lùnapop. I primi dischi comprati, “Ultimamente” di Alex Baroni e “Le cose che vivi”di Laura Pausini. Poi le prime esibizioni come solista in nei pub e in cerimonie private.

Dopo gli studi da elettrotecnico, lavora come parrucchiere nel salone della zia: i guadagni vengono investiti in biglietti aerei per volare a fare provini. Sono anni di illusioni e disillusioni ma lui è determinato. Il 20 ottobre 2007, dopo cinque anni di tentativi viene ammesso ad “Amici”: iniziano sei mesi duri tra incertezze, crisi esistenziali, dubbi, paure e difficoltà. Marco Carta abbatte ogni ostacolo e trionfa: il 16 aprile 2008 vince la finale con il 75 per cento delle preferenze. Poi arriva “Ti rincontrerò”, il primo album premiato da un doppio disco di platino: «Ho sudato per tagliare questi traguardi, ma quando mi osservo allo specchio non so dire se sono fiero di me. Mi ritengo il Marco di sempre. Sono esigente e quindi è più facile essere scontento».

Neanche la sua “amica” Maria De Filippi ha ascoltato “La forza mia”, che farà parte del nuovo album di inediti in uscita durante il Festival».

Se lui è il Marco di sempre, di certo la sua vita è cambiata: «A Cagliari andare a zonzo è impossibile. Altrove ci riesco. Metto gli occhiali da vista e un cappellino e non mi beccano. A chi mi dice che assomiglio a qualcuno, io rispondo boh, chissà». La ricerca della tranquillità non lo distacca dai mali del mondo e dell’umanità: «Siamo pieni di problemi, a partire da quello del lavoro, la crisi legata al crollo delle borse mondiali. E dire che potremmo vivere bene accontentandoci di quello che abbiamo. Ma i soldi rovinano l’uomo. C’è il petrolio, quindi è proibito sviluppare macchine a idrogeno che non inquinano. Le malattie vivono perché deve vivere l’industria farmaceutica: si va nello spazio e non si vincono i tumori? Non ci credo! C’è terra per tutti sul pianeta, ma tutti esigono gli stessi pezzetti e si fa la guerra per averli. Io farei un nuovo Stato e lo chiamerei New Africa, dove tutti possano vivere pacificamente».

Marco Carta in chiave politica? «Non sono in grado e poi non mi piace. La politica prima era per pochi eletti ora si eleggono signor nessuno. A volte vorrei fuggire dall’Italia ma poi non ci riesco, questo Paese mi piace. E resto ottimista. Anche quando vedo la mia Cagliari invasa dai cinesi: e io sono un sostenitore della multi-razzialità». Ma ora ha un altro pensiero: l’abbraccio dei parenti davanti all’Ariston. Magari da vincitore.

fabrizio.basso@gmail.com

FONTE:http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/italia_e_mondo/2009/01/16/1202019036271-bello-carta.shtml

5 commenti:

Anonimo ha detto...

IN BOCCA AL LUPO MARCO PER TUTTO...SEI UMILE E LA TUA UMILTà TI FARà VOLARE ALTO NEL CIELO CON LA MUSICA CHE ADORI!!

Anonimo ha detto...

oi oi ke bellino Marcolino!
la New Africa!
MARCO FOR PRESIDENT!!
io dico ke avrebbe molti voti XD
vabbè apparte qst SCIOCHEZZUOLE XD...........................
vai Marcooooooooooooooooooo
(x Sanremo)anke se nn ho dubbi..di sicuro con il nostro sostegno andrà benissimo ;) e anke grazie a lui ovviamente!!!

Anonimo ha detto...

PROFONDO E SEMPLICE COME SEMPRE...
VORREI CHE LA STESSA SEMPLICITA' FACESSE RIFLETTE UN PO' TUTTI

Anonimo ha detto...

MARCO DAI SU , FACCIAMOLA QUESTA NEW AFIRCA, TE COME RE ,VISTO CHE NN TI PIACE FARE IL PRESIDENTE, E NOI I TUOI FEDELI SUDDITI UNCARTATI, TUTTI CON LE AUTO A IDROGENO ....
BUONA IDEAAAAAAAAAAAA !!!!!
XXX
ANGELA6

Anonimo ha detto...

BELLE PAROLE, MA TU COSA FAI PER MIGLIORARE QUESTO MONDO ?
CANTI ASANREMO????!!!!
MA FAMMI IL PIACERE!!!!