
Da Graziella riceviamo e pubblichiamo questo minuzioso ed intenso racconto sul concerto di fine anno di Marco Carta a Cagliari ---> Vi sembrerà strano, ma per me è la prima volta che trascorro un fine anno lontana dalla mia casa e dai miei figli che, comunque grandi, hanno pensato bene di organizzarsi le feste per conto loro anche perché da parecchi giorni io mandavo i messaggi circa l'intenzione di voler essere a Cagliari a festeggiare col NOSTRO PICCOLO GRANDE UOMO.
E COSI' E' STATO!!! Mio marito paziente e un po' rassegnato ha voluto farmi questo regalo. Siamo arrivati a Cagliari alle 20.30 e subito abbiamo cercato il palco, sorpresa!... I palchi sono due, uno di fronte all'altro, perché? Lo capiamo dopo molto perché, anche chiedendo ai vigili, agli uomini della sicurezza non sanno darci spiegazioni esaurienti. Non c'è ancora molta gente, ma io capisco che il palco giusto è quello più grande e anche per la presenza delle cartine che sono già lì con i palloncini gialli. Troviamo un'ottima posizione, in prima fila un po' di fianco, dove posso appoggiarmi alle transenne (alla mia età provvidenziali per i cedimenti dovuti alla stanchezza). Vicino arrivano subito altre signore della mia età felici anche loro della posizione e anche della compagnia e infatti incominciamo a parlare subito.
Io mi sento come una scolaretta che ha marinato la scuola, incomincio a tartassare i figlioli di telefonate e poi mi sento contenta, per un po' non ricordo niente dei miei problemi. Alle 10.15, puntualissimi, inizia lo spettacolo, ci presentano un complesso napoletano che è stato invitato a Cagliari per il "Festival di teatro musica e danza del Mediterraneo" che si sta svolgendo a Cagliari. Sono bravi, per carità, ma noi siamo lì per Marco e infatti le cartine incominciano a reclamarlo a gran voce. Dimenticavo di dire che in modo quasi silenzioso la piazza incominciava riempirsi in un modo incredibile, la gente verso le 11.30 aveva occupato anche le strade laterali e tutto ciò che si poteva occupare. A questo punto capiamo perché serviva il secondo palco, ci fanno girare dall'altra parte e c'è uno spettacolo di luci e di acrobati, veramente bello, ma l'attenzione ancora una volta è da un'altra parte. Dei ragazzi gentilissimi ci portano dei Pon-pon bianchi ed io non chiedetemi come mi ritrovo tra le a mani anche dei palloncini gialli.
Mancano 5 minuti a mezzanotte ed esce di nuovo il presentatore per informarci che tra poco ci sarà il conto alla rovescia e subito dopo il cantate che tutti aspettiamo: Marco Carta. Incominciamo a contare 19, 18, 17, 16......e quando mancano due minti eccolo, arriva il nostro Marco, elegantissimo, con una bottiglia di spumante che idealmente rivolge a tutti noi, è bello, sorridente, elegante ed io mi sento felice, di essere lì, di festeggiare l'inizio dell'anno con lui. Il nostro vicino, premuroso, ci offre un po' di spumante e noi brindiamo all'anno nuovo perché sia ricco di pace, amore e di sogni realizzabili per tutti. Tutto intorno è un tripudio di luci, di colori, iniziano i fuochi artificiali e dalle case sparano tanti botti, sembrano luminarie, ricche di stelle. A questo punto i ragazzi della Band di Marco iniziano a suonare la canzone che segna l'inizio dei concerti e Marco entra, felice, tutto vestito di nero ha un cappottino corto che gli sta d'incanto, una sciarpa che credo di riconoscer e subito dice "Auguri Cagliari, ma quanti siete?". Poi ci racconta che ha ricevuto tantissime richieste da tante città in tutta Italia, ma lui voleva fortissimamente festeggiare il nuovo anno nella sua CAGLIARI, CON NOI. Scusate se mi sono commossa! Poi ci dice che la sua paura è sempre quella che ha prima dei concerti, la paura che ci sia poca gente ad ascoltarlo, ma poi esce sul palco, vede quanta gente è arrivata per lui ed è felice. Non so quante volte ci ringrazia, lui ringrazia sempre e sempre ci dice che il suo successo lo deve a noi.
Non sto ad elencare tutte le canzoni che ha cantato, ormai le conoscete, è stato bravissimo, coinvolgente, un vero tripudio. Quando ha cantato Non potho riposare la piazza ha cantato con lui, senza gridare con sentimento, è stato bellissimo, l'ha dedicata alla Sardegna, tutta! Mentre cantava piano piano ha tolto la sciarpa, il cappottino, ed è rimasto in abito, che lusso, i pantaloni neri ma da sera, avevano qualcosa che luccicava e la cravatta rossa. Verso l'una ha cercato di salutarci rinnovando gli auguri di Buon Anno e augurandoci di realizzare tutti i nostri sogni, così come ad uno ad uno sta realizzando i suoi sogni. Dice ancora che ci sono altri artisti che devono esibirsi e... se ne va. Ma la piazza incomincia a gridare Mar-co, Mar-co, Mar-co. Ed ecco il nostro Angelo, esce di nuovo e ci regala altre due canzoni, Quando nasce un amore e Destinazione Paradiso, è un tripudio di cori, applausi, pon-pon.
Prima di andar via il presentatore gli dice che è doveroso per tutti i suoi fan chiedergli qualcosa di Sanremo e lui dice subito che la canzone che eseguirà è bellissima, che l'ha scelta personalmente, che non sa se si piazzerà alle prime o alle ultime posizioni ma una cosa è certa: lui ha voluto questa canzone. Il presentatore gli chiede di guardare la piazza e gli dice: "Questa è la risposta dei tuoi fans e della tua gente". Mi sono commossa di nuovo! Che volete farci? Io vi ho pensato molto, tutte, e ho desiderato che tante voi foste qui vicine a me, a condividere questa gioia e questa serata meravigliosa col nostro amatissimo Marco.
P.S. Vi ho portato tutti con me, nel cuore.
fonte: reality & show
4 commenti:
Quant'è bello e delicato questo resoconto di Graziella, peccato solo non aver potuto gioire insieme, però leggerlo ci fa sentire tutti partecipi.
Al prossimo concerto Graziella!
che bel resoconto graziella!!!
complimenti... mi sembrava di essere lì insieme alla grande famiglia incartata... mi sono commossa nel leggere il tuo resoconto
bellissimooooooooo!!!!! è sempre un tenerone...mammaika!!!
bellissimo!!!! lui e sempre tenero...canta proprio col cuore... e poi com'è vestito..si vede che ci teneva a questo bellissimo fine anno a Cagliari..era il suo sogno!!! da mammaika
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