domenica 19 luglio 2015

Marco Carta a #collisioni15: “ Sono testardo e combatto per quello che voglio”

Il cantante si racconta al pubblico con il suo nuovo libro



“Ho scritto così tanto perchè molte persone non sapevano chi fossi, e penso che sia molo importante far sapere a tutti come sono arrivato fin qui e spiegare anche la provenienza della mia forza": queste le prime parole di Marco Carta, vincitore di Amici 2008, e di quella del Festival di Sanremo 2009, nella presentazione del suo nuovo libro “Ho una storia da raccontare”.

“Il mio passato burrascoso mi ha fatto soffrire tanto ma mi ha restituito tanta testardaggine, e infatti la mia filosofia è la famosa frase “volere è potere”. Questa mia grande cocciutaggine mi ha aiutato: perché bisogna sempre continuare a lottare nonostante i presupposti iniziali siano pari a zero. La mia storia, presente all’inizio del libro, è quella di un bambino semplice proveniente da una famiglia umile”.

Un aneddoto della sua vita: “Quando avevo 5 anni, io e mio fratello siamo rimasti a casa da soli perché mia mamma si era allontanata da casa 10 minuti ed io, avendo trovato un accendino sotto il divano, ho dato fuoco ad un cuscino e velocemente ha cominciato ad incendiarsi il soggiorno: mi ricordo che era arrivato mio nonno e me le aveva date di santa ragione”.

Marco Carta ha avuto unì infanzia dura e ci racconta di non aver mai conosciuto il papà, ma di questo non ne ha mai fatto problema a differenza della sua famiglia, che cercava sempre di nasconderlo, quasi come per giustificarlo.

“Però ripensandoci bene -continua Marco-  forse mio papà non aveva molto da darmi, infatti sono convinto di non aver perso niente”.

Questo suo vuoto è stato colmato dalla presenza di una mamma forte e dolce.

“Era una ragazza malata e debole di forze, come sappiamo la chemioterapia ti succhia moltissime energie, ma nonostante questo era sempre lì pronta a distrarti e cercare di farti vedere il lato positivo delle cose. Avevo un gran rapporto con lei, abbiamo fatto numerosi viaggi insieme, dove durante i tragitti in macchina cantavamo a squarciagola; è stato grazie a lei che è aumentata sempre di più la mia passione per la musica”.

"Questo mio grande amore mi ha poi portato a partecipare al provino di Amici, e dopo cinque anni mi hanno preso e questa è stata la più grande soddisfazione della mia vita: leggere sullo schermo il mio nome e cognome”.

Fonte : http://www.targatocn.it/2015/07/18/leggi-notizia/argomenti/collisioni/articolo/marco-carta-a-collisioni15-sono-testardo-e-combatto-per-quello-che-voglio.html

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