mercoledì 15 luglio 2015

HO ANCHE IO UNA STORIA DA RACCONTARE.

Quando ho saputo che Marco sarebbe venuto alla Corte del Sole a poco più di due chilometri da casa mia, dopo un anno di "lontananza", non ci potevo credere!
Ho vissuto i giorni precedenti all'evento con la stupida ansia che qualcuno potesse rovinare quella serata, che qualcosa andasse storto, non so perché..... forse proprio perché Marco sarebbe venuto a " casa mia" dopo tanto tempo e tenevo in particolar modo che tutto andasse per il meglio.


Arriva il 9 Luglio, mi sveglio  con una strana sensazione  tra emozione e incredulità.  L'ansia sale un po' quando tutta bella pronta, vestita pettinata e truccata (dalla mano magica della mia amica) , non mi resta che aspettare che mia zia, fan anche lei, venga a prendermi.
Arriviamo alla Corte del sole verso le 17.15 prima di entrare faccio un sospiro profondo e penso: " Speriamo ci sia tanta gente e che vada tutto bene". Entrando vedo che c'è già un bel po' di gente, intorno alla postazione dove marco sarebbe stato intervisto e successivamente avrebbe firmato le copie del suo libro HO UNA STORIA DA RACCONTARE e la gente continuava ad arrivare.



Cerco subito Daniela ,ci salutiamo tutte sorridenti e sono felice di riabbracciare Giulia, Sara e rivedere tanti visi con i quali ho macinato chilometri tra aerei e "Cartabus" , condiviso emozioni bellissime , nervosismi e cantato a squarciagola!





Io lo dico sempre , non so quanto voi ci crediate ma è così, voi membri di Cartavincente avete dato alla mia vita sfumature di colori accessi che mai avrei immaginato! Avete allargato il mio orizzonte rendendo la mia vita più coraggiosa e avventurosa! Quindi grazie Fiammetta, grazie Daniela, grazie  Simona per farmi sentire sempre a casa GRAZIE DI TUTTO!

Aspettando Marco, chiacchieriamo ridiamo e ricordiamo  qualche bella esperienza vissuta in tour o eventi precedenti, poi capiamo che lui è già arrivato  ed è dentro la Mondadori  che aspetta solo di uscire e incontrare noi.  Mi sembra di capire che anche le mie amiche non avessero ancora realizzato del tutto che Marco di lì a poco si sarebbe seduto a pochissimi metri da noi, ne ho conferma quando, intuendo che stava per uscire sento Sara dire: " è lui è qui .... non ci credo mi sto  emozionando ! mi sto emozionandoooo! Era la stessa mia identica emozione!
Io non lo vedevo ancora ma, sentivo le urla e la gente che lo acclamava e già tremavo come una foglia!
Finalmente lo vedo: la mano alzata per salutarci tutti, un gran sorriso che più radioso di così non si poteva!, gli occhi gli brillavano dall'emozione! L'ho visto tanto emozionato e felice di essere a casa,almeno quanto noi ,se non di più!
Mi sentivo cosi fiera di lui  e di noi che dopo 8 anni eravamo ancora insieme, emozionati più che mai!



 Inizia l'intervista ed è sempre bello ritrovare quel ragazzo che hai imparato ad amare nel tempo, sicuramente più maturo e consapevole di quanto la sua vita sia cambiata ma, sempre sorpreso ed entusiasta nel vederci cosi numerosi e pieni di affetto nei sui confronti; sempre spontaneo e con la battuta pronta e allo stesso tempo cosi semplice e profondo nell'esprimere ciò in cui crede lasciandoci, inconsapevolmente ,qualche  concetto al quale ripesare traendone un insegnamento.  Ho provato a riprendere l'intervista ma la mano non voleva saperne di smettere di tremare e non facevo altro che avviare e interrompere la registrazione e quindi ho optato per qualche fotografia, giusto per avere un ricordo della serata, senza preoccuparmi di come sarebbero venute perché sarebbe stato totalmente inutile.



Arriva il momento di autografare il libro    e io sono tra le prime e mentre Marco firmava 3  copie in mio possesso, (una per me, una per mia cugina e l'altra per un'amica) mia zia riusciva a scambiare due chiacchiere con lui. Io invece come al solito non riuscivo a dire nulla per la troppa emozione , se non "possiamo fare una foto?" e lui risponde: "Certo " e si avvicina a me, e in quel momento mi guarda e dice:
"Ma io mi ricordo di te!"
" Ti ricordi?"
"Certo! Non eri truccata cosi le altre volte però"
Era vero, ero un po' truccata ma credo che abbia notato qualcosa di diverso perché portavo le lenti a contato e non i mie soliti occhialoni da Professor Farnsworth (personaggio del cartone animato Futurama).
Scattiamo la foto e lo ringrazio, mi prende la mano tra le sue stringendola e accarezzandola e mi ringrazia , mia zia riesce a dirgli ancora qualcosa, ed io  con la mano ancora tra le sue  rimango muta come un pesce lesso! Andando via  riesco ad augurargli un in bocca al lupo per tutto e lui mi ringrazia ancora.



Avrei voluto digli tante cose.... che io ero  tra quelle lettrici voraci ,  come lui stesso ci definì in  un'intervista precedente, che hanno letto il suo libro in una sera, ma che ho riletto con più calma  ed anche nella seconda lettura mi sono commossa, ho riso e mi sono sentita cosi orgogliosa di lui per come è riuscito a prendere in mano la sua vita e sia arrivato dov'è oggi .



Inoltre mi sarebbe piaciuto digli che, per il modo in cui ha scritto di sua madre e dell'amore verso i suoi familiari, mi ha fatto riflettere su quanto sia forte l'amore di un figlio e un nipote e noi dovremmo aprire il nostro cuore e dimostrare ai nostri genitori e cari quanto li  amiamo,  seguendo il suo esempio ,senza dare tutto  per scontato.
La prossima volta ci riuscirò! Non farò il pesce lesso e non mi farò prendere dall'infondata ansia che qualcosa possa andare storto perché  lui sa come arrivare al cuore della gente.
la prossima volta ci riuscirò! Forse.....

GIORGIA PISITA

Fonte immagini: facebook

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