lunedì 13 luglio 2015

Vorrei tenerti qui.



Si dice che non si capisca l’importanza di qualcuno finchè non lo si perde.

E questo è vero, nella maggior parte dei casi.

Ma non è la storia di Marco. Non questa volta. Non di Marco che torna a casa.

E’ una giornata un po’ strana quella del 9 luglio, e non solo perché fa un caldo terribile.

E’ strano perché è passato più di un anno dall’ultima volta che Marco ha partecipato ad un evento in Sardegna, e quindi adesso è tutto un misto di eccitazione e curiosità.

Le solite file lunghe e da presto, i soliti visi noti di persone con cui si condivide questa passione da tanto tempo che sembra una vita.

E un sacco di visi nuovi, di gente curiosa che poi rimane rapita da lui e dal suo modo di essere semplicemente Marco. Un sacco di gente arrivata probabilmente solo per dare un’occhiata, ma che poi vediamo entrare in libreria e mettersi in fila.
E la solita fiumana di persone ad attenderlo quando si tratta di Marco, perché questo, nonostante siano passati davvero tanti anni, sembra non cambiare mai. E lui è sempre quello che entra con una immensa umiltà e un gran sorriso rivolto alle centinaia di persone che lo acclamano ancora come il vincitore. Perché lui lo è. Non di Amici, o di Sanremo. Lui è un vincitore nella vita.


Una giornata strana come lo è sempre per me quando si tratta di Marco. Soprattutto quando so di dovergli stare tanto vicina da potergli dire qualcosa, qualunque cosa. E come mio solito, sono una che ha sempre un sacco di cose da dire, ma quando si tratta di Marco c’è sempre qualcosa che mi frena, una sorta di imbarazzo forse. O forse il fatto che sembri sempre “uno di noi” e quindi ti senti quasi a disagio nel dirgli qualcosa di importante perché è come se lo stessi dicendo all’amico di una vita. Perché Marco mi è sempre sembrato questo, l’amico di una vita. Non sono mai riuscita a vederlo come una superstar, non perché non lo sia, ma perché non ci si comporta..eppure potrebbe. Dopo quasi 8 anni di grandi successi, potrebbe farlo. Ma lui ha sempre quella marcia in più. Lui ha quel modo di fare e di dire le cose che te lo fanno proprio voler bene, davvero e sinceramente. Io credo che quelle persone che sono entrate in libreria all’ultimo momento abbiano visto proprio questo, questo che io e noi vediamo da sempre, ma che chi non lo segue dal primo momento spesso fatica a mostrare. Non perché lui non lo lasci trasparire, ma semplicemente perché spesso il pregiudizio offusca la mente e siamo talmente tartassati dalle solte storie, dalle solite parole e, fatemelo dire, dalle solite cazzate, che la gente non riesce a vedere al di là del proprio naso, o a sentire al di là delle orecchie del vicino. Io ringrazio chi ha avuto il coraggio di cambiare la sua idea questo 9 luglio, perché so che ce ne sono stati tanti, e perchè so che iniziare ad amarlo sarà il regalo più grande che potrete mai farvi nella vita.




E Marco è sempre quello che quando gli si dice “Marco dovresti fare più in fretta, ci sono troppe persone”, risponde “Non posso, non qui. Devo dedicare lo stesso tempo a tutti”. Marco è quello che si fa abbracciare e salutare, che sta li ad ascoltarti parlare, che si lascia sfuggire risate rumorose e piene di vita. Marco è quello che alla fine autografa tutto. Non importa che ci sia il pass o meno, che si abbia il libro un cd o solo un pezzo di carta. Lui sta lì, e sempre sorridendo fa tutto ciò che è in suo potere per rendere felici tutti.

E Marco è anche quello che continua a farmi emozionare come il primo giorno. Anzi no, di più. Di più perché di acqua sotto i ponti in questi anni ne è passata tanta. Perché le difficoltà sono state tante. Ma mai, mai una volta ho pensato di smettere di ascoltarlo. Mai perché tutto quello che mi ha dato in questi ultimi 8 anni, mi ha restituito tutto quello che invece spesso la vita mi ha tolto. Serenità, allegria, gioia. Voglia di conquistare la mia vita da sognare.








Non posso dire cosa sia stato questo firma copie per tutti i cagliaritani presenti, e non solo perché eravamo troppi ma anche perché le emozioni e le sensazioni che lascia questo ragazzo sono sempre troppo diverse. Ma posso dire cosa sia stato per me.

Per me è stato un altro attimo di felicità, l’ennesimo regalatomi da Marco.

Per me è stato la felicità di poterlo condividere con una persona che amo molto, e che ringrazio per essere presenza costante nella mia vita.

Per me è stato la forza di abbassare una barriera, guardare Marco negli occhi e ringraziarlo per il suo inconsapevole aiuto.

Per me è stato anche lacrime, lacrime di gioia per cose che pochi possono sapere. Perché solo chi mi conosce bene sa quanto difficile possa essere per me aprirmi a certe cose.

Per me, questo firma copie, è stato Marco e basta.

Marco nella versione più bella di sé.

Marco in tutta la sua sincerità e purezza.

Marco nelle sue quasi 3 ore spese a firmare e parlare, a ridere e sorridere, a non risparmiarsi mai per niente e per nessuno.
Per me questo firma copie è stato Marco e basta, e chi mi conosce sa quanto questo possa significare per me.
E ci tengo, davvero, a ringraziare Marco per tutta la sua forza, la sua voglia di vivere, la sua voglia di cantare e di stupire, per il suo "tutto questo ancora non mi basta". Grazie per continuare sempre a credere nel tuo sogno. Grazie per permetterci di crederci inseme a te in un modo speciale, che non ho mai visto da nessun'altra parte. Grazie per averci fatto l'onore di poterti leggere dentro. Di poterti conscere per ciò che sei, senza mai bisogno di indossare una maschera in questo mondo a volte tanto difficile. Tu, che questo mondo l'hai cambiato, radicalmente e innegabilmente. Tu, che anche nei tuoi momenti più difficili ti sei fidato di noi e di chi ti sta intorno e ci hai permesso, nei limiti del possibile, di starti accanto e proteggerti e difenderti e farti sentire il nostro amore. E allo stesso tempo sempre tu, che nei NOSTRI momenti più difficili, con la tua musica e il tuo essere semplicemente te stesso, sei stato l'ancora a cui aggrapparci. O almeno così è stato per me. Perchè non mi vergogno a dire che sei stato l'ancora degli ultimi anni della mia vita. Anni molto difficili, ma in cui ho sempre trovato in te tanta forza per andare avanti, nonostante tutto. Perchè tu, per me, resti sempre quello del NONOSTANTE. Nonostante la vita. Nonostante le difficoltà. Nonostante tanta cattiveria. Nonostante tutti i bastoni tra le ruote e tutti i pregiudizi. Nonostante il resto del mondo.

Dicono che non si capisce l’importanza di qualcuno finchè non lo perdi.
Ringrazio di essere stata abbastanza intelligente e sensibile da aver capito l’importanza di Marco senza mai sentire il bisogno di allontanarmi da lui.

Perché ovunque mi porterà la vita, ovunque la vita porterà Marco, ho una sola certezza. Ed è che ci sarà sempre nella mia vita e nel mio cuore un grande spazio riservato unicamente a lui.
Grande quanto grande è la sua anima.

Giulia.



Vorrei rigraziare Francesca Figus, per averci regalato 20 minuti di un’intervista bellissima e per essere sempre così piena di belle parole per Marco. 




E adesso è tutto un "alla prossima, speriamo presto".

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